La cautela del necrologio

La salvaguardia del caro estinto accondiscende a che gli extraspetti non guardino nel vuoto. Benché non guardino più il deceduto per ragioni che non siano retrospettive, detestano non sapere dove potranno ritrovare il malvisto. Il nome sulla lapide è un riconoscimento del risentimento da cui i non invisi, neppure benvisti, estrarranno l’espressione polirematica rinfacciare il nome del morto.